Il Progetto European Regimen Accelerator for Tuberculosis si dedicherà allo sviluppo di un nuovo e più potente trattamento contro la tubercolosi
Oltre 30 Partner da 13 Paesi diversi con un budget di più di 200 milioni di euro per lo sviluppo di farmaci contro la tubercolosi, questo il Progetto European Regimen Accelerator for Tuberculosis, che si dedicherà allo sviluppo di un nuovo e più potente trattamento contro la tubercolosi. I partner condivideranno le loro competenze, conoscenze e risorse per far procedere rapidamente nuovi farmaci verso trial clinici. La tuberculosi è la prima causa di morte da parte di un singolo agente infettivo. Secondo l'Oms nel 2018 si sono ammalate di tubercolosi 10 mln di persone e le morti causate da questa malattia sono state 1,6 mln. Anche se l'incidenza della tubercolosi sta calando, la forma della malattia resistente ai farmaci costituisce un crescente rischio per la popolazione mondiale. In questo spirito l'organizzazione delle Nazioni Unite si è impegnata a fermare l'epidemia di tubercolosi nel 2030.
L'attuale trattamento della tubercolosi si basa su una combinazione di quattro farmaci sviluppati più di 60 anni fa. Il trattamento dura almeno sei mesi e in caso di resistenza a questi farmaci, può durare fino a due anni. Tale trattamento secondo gli standard odierni non è efficiente e c'è la necessità di un nuovo trattamento che riduca la lunghezza della terapia e superi la minaccia dei ceppi farmaco-resistenti. L'Università di Padova partecipa al progetto tramite il gruppo di micobatteriologia di Riccardo Manganelli del Dipartimento di Medicina Molecolare. "Sfruttando un'esperienza pluriennale nel campo della fisiologia e genetica dei micobatteri - dice Manganelli - il ruolo del laboratorio sarà quello di valutare l'efficacia contro Mycobacterium tuberculosis di varie molecole in vitro ed ex vivo (in granuloma-like structures). Inoltre, il laboratorio sarà coinvolto nello studio dei meccanismi di azione di tali molecole e nella ricerca dei loro bersagli molecolari, nonché nello sviluppo di modelli volti alla identificazione di molecole che interferiscano con il rapporto ospite-parassita essenziali per la virulenza di M. tuberculosis".
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